3.  FINESTRE DI VITA               
       
di Livio Ferrari

Ogni giorno si aprono le finestre alla vita
certe volte è il sole a specchiarsi alle pareti
altre è vento spinto da nuvole di pioggia
Sono i gesti semplici ed uguali che rassicurano
il vapore della tazza di caffè e zucchero da rigirare
tutto serve nella fatica di esistere e ripartire

Sono voci, labbra e carezze a ciondolare negli occhi
uno sguardo che attende e prende le mani
sotto la maglia di lana a cercare la pelle

Gli anni poi ingarbugliano un presente di occhi
di luoghi, ore e frasi a giustificare regali
pezzi lasciati alla rinfusa per continuare ad amare
Come luci che d’improvviso cambiano la prospettiva
nel rumore di tacchi per passi che si stanno ad aspettare
per ricordi che ritornano ogni volta con altri colori

E’ tenerezza che stringe forte dentro un abbraccio
che coglie sempre impreparato il cuore
sperso nel profumo di capelli a coriandoli

Le emozioni si rincorrono come farfalle notturne
si piegano e sfuggono senza poterle trattenere
ci lasciano esausti a cercare di fermare il tempo
I sogni si sostituiscono a quel che non riusciamo
che non siamo più in grado di imparare
davanti a così tanta vita da perdersi ancora
Gli oggetti e le parole quasi un ingombro a confondere
un autunno già visibile nei solchi delle tempie
dentro una speranza accartocciata di sbieco nell’anima

E’ musica impossibile i panorami dell’esistenza
i prati infiniti del dolce vagabondare
segnati dalla pioggia e velati negli arcobaleni

E’ tempo sempre e comunque da bere a piene mani
è amore da prendere e dare finché si ha fiato
è terra e cielo ubriacanti per giornate di festa
è amore da prendere e dare
è amore da prendere e dare