9.  SENTIERI DI DENTRO              
       
di Livio Ferrari

Mi muovo lungo i sentieri scoscesi dell’interiorità
che vuol dire anche toccarti lembi di cuore,
quello che proviamo, le emozioni che ci nascono
quando senti la mia mano e un pezzo di destino

Posso decifrare questi incontri, i sensi e le cose dette
solo per rinascere nei colori di un nuovo orizzonte
per un’idea facile e difficile, possibile e impossibile
rimettendo tutto in discussione, ogni volta e ogni giorno

Ci sono domande essenziali a cui voglio sfuggire,
pazienza e coraggio, azioni e comportamenti,
significati e contenuti di parole astratte
profonde e annidiate tra l’iride e le ciglia tue

Non mi interessa questa scintilla di speranza,
opaca rassegnazione, un niente sigillato dentro
la stregata fascinazione del tuo girarmi intorno
e questa giornata che di festa non ha nulla per noi
Sono frammenti di desideri che conosco bene
emozioni e passioni, combattuti, senza ragioni,
in questa forzata e persa condizione umana
e guardarti da dietro di certo non mi rassicura

Saltiamo a piedi uniti tra le carezze e la follia
estate e inverno, giorni e notti, fiori alle finestre,
sempre a rinascere, estranei e complici del tempo
dentro a questo infinito presagio di strade aperte

E infine una musica che lacera le contraddizioni
di frontiere e stati d’animo inconciliabili del cuore
in una vertigine di piacere e frastuono,
ma ti prego stringimi, non chiedermi di più