Stasera
guardo,
e guardo
lontano
oltre i
confini, oltre le frontiere
mi
confondono i rumori e le luci
i bagliori
di questi villaggi
e sento i
limiti dei segni
dei muri
che mi fanno ostacolo
nei miei
desideri di libertà
Argomenti e
documenti non ne ho
per potermi
muovere come gli altri
Un destino
che non mi riconosce
e nessun
sentimento che mi aiuti
niente borse
e occhi di speranza
da
trasportare o imbarcare
solo
polvere, sudore e stanchezza
per un
deserto infinito
C’è un
punto invisibile di destino
un tempo
che imprigiona i cuori
un tempo di
diffidenza
un filo
spinato che mi circonda
una data di
scadenza
confuso da
una vita che mi disperde
tra
pregiudizi e nuove ferite
davanti a
frontiere invalicabili
Stasera
guardo lontano
Stasera
guardo lontano
Stasera…
Stasera
guardo lontano
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Lucio Chini (chitarra acustica e
armonica a bocca)