Parole e voci

 

La voce indugia su parole leggere e luminose

in un ritmo di sillabe di una trasparente armonia

dentro suoni di stelle e canti della memoria,

un sussultare di rami nel silenzio vivo della notte

 

Un’emozione nutrita dalla consapevolezza del presente,

come conferma al nascere e al rapido sfiorire

degli ideali, delle speranze, dell’evidenza del vivere,

nel breve sollievo di un sogno di rara bellezza

 

Intenzioni scolorite e scartate, corrose dall’abitudine,

laceranti e inavvertite come orizzonti fatali

Un oscillare vertiginoso, adolescenziale e narrativo

che accompagna una scia di silenzio, fragile ed effimero

 

Quanti presagi sommersi e sfolgoranti vivono le persone,

decifrati da un silenzio nemmeno sfiorato

un mistero che sfida ogni possibile comprensione umana

in un’apparente e problematica straziante dolcezza

 

Le parole sono come vetri che si infrangono e si frantumano,

scheggiati dalla corrosione e dalla ruggine dei segni

Una nostalgia accorata, ininterrotta e inarrestabile

dalle esperienze, dalle ombre e dal fluire delle cose

 

Tra queste la metafora di un ponte, saldo e sottile,

che rimanda ad un intenso e suggestivo contatto umano,

devastante e soggettivo che dissolve i confini dell’io,

intriso di poesia, che oltrepassa ogni oscuro sorriso.

 

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Omar Barbierato (chitarra elettrica)

Maurizio Maranto (batteria)

Alberto Nemo (basso)