"SPECIALE TV - LA MISSIONE SOCIALE DELLA   TELEVISIONE"
  A cura di Piero Damosso.

  Carocci Editore, Roma, 2005, € 16,70.

Prefazione di Lorenzo Ornaghi (Università Cattolica - Agenzia per le Onlus)/ Introduzione. Società civile: la forza di un progetto culturale per la TV di Piero Damosso 1. La TV per difendere il primato della persona di Chiara Sapigni e Lino Lacagnina (AGESCI) 2. La TV per un’alleanza educativa con la famiglia di Luisa Santolini (Forum Associazioni Familiari) 3. La TV per suscitare responsabilità civica di Paolo Beni (ARCI) 4. La TV per promuovere il pluralismo politico e culturale di Edoardo Patriarca (Forum del Terzo settore) 5. La TV per una cittadinanza più attiva di Luca Borgomeo (AIART) 6. La TV e la società civile insieme per un nuovo servizio pubblico di don Vinicio Albanesi (Comunità di Capodarco) 7. La TV per i diritti e il lavoro di Guglielmo Epifani (CGIL) 8. La TV per la diffusione delle conoscenze di Savino Pezzotta (CISL) 9. La TV per l’alfabetizzazione ai nuovi linguaggi di Luigi Angeletti (UIL) 10. La TV per favorire l’inclusione sociale dei soggetti deboli di Guido Boldrin (FIS-Compagnia delle Opere) 11. La TV per migliorare la qualità della vita degli anziani di Maria Guidotti (AUSER) 12. La TV per combattere il disagio e le dipendenze di don Antonio Mazzi (Fondazione Exodus) 13. La TV per l’umanizzazione delle carceri di Livio Ferrari (Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia) 14. La TV per salvare il mondo con la bellezza di Giulia Maria Mozzoni Crespi (FAI) 15. La TV per globalizzare la solidarietà di Sergio Marelli (Associazione ONG italiane) 16. La TV per consegnare il pianeta alle generazioni future di Roberto Della Seta (Legambiente) 17. La TV per promuovere la vita e la salute per tutti di Ilaria Borletti (Summit della Solidarietà) 18. La TV per riconoscere e tutelare i diritti umani di Marco Bertotto (Amnesty International) 19. La TV per un mondo più unito di Michele Zanzucchi e Lucia Fronza (Movimento dei Focolari)/ Postfazione. Dieci proposte per la TV prossima ventura di Luigi Bobba (ACLI).

   

A che cosa deve servire la tv di fronte agli scenari delle trasformazioni tecnologiche e al dibattito sulle regole, 20 associazioni del Terzo settore rispondono che la televisione deve contribuire a:

  1. difendere il primato della persona;
  2. sostenere la famiglia e la scuola nel compito educativo;
  3. favorire l’impegno, l’inclusione dei soggetti deboli e la coesione sociale;
  4. rafforzare la responsabilità civica, la cittadinanza attiva e una democrazia più matura e partecipativa;
  5. promuovere il pluralismo politico e culturale;
  6. l’alfabetizzazione ai nuovi linguaggi, la distribuzione delle conoscenze, una maggiore comprensione della complessità;
  7. la promozione dei diritti e del lavoro;
  8. la promozione della salute e della ricerca;
  9. la tutela efficace dei minori;
  10. migliorare la qualità di vita degli anziani;
  11. la lotta al disagio e alle dipendenze;
  12. l’umanizzazione delle carceri;
  13. la salvaguardia del pianeta;
  14. la difesa dei diritti umani;
  15. favorire una maggiore apertura all’Europa;
  16. promuovere l’interdipendenza e un mondo più unito;
  17. la pace mondiale, il dialogo tra le culture e le religioni, l’integrazione degli immigrati;
  18. la solidarietà internazionale e la riduzione del divario tra Nord e Sud del mondo;
  19. contrastare il declino di civiltà e promuovere un nuovo umanesimo della fraternità universale;
  20. elevare lo spirito comunicando bellezza, speranza, verità, significato, amore. È una visione della missione sociale della tv che sceglie come metodo l’alleanza tra società civile, operatori, imprese e istituzioni; e indica come strumenti la formazione di tutti i professionisti della tv, la responsabilità sociale dell’impresa televisiva, la co-progettazione di programmi e palinsesti.